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    XVI Forum EuFRES – Praga, 23-27 aprile 2014
    Comunicato finale

    La Chiesa cattolica con il Concilio Vaticano II ha modificato il proprio rapporto con le persone non cattoliche, passando da un paradigma di ecclesiocentrismo esclusivista ad un cristocentrismo inclusivo. Cristo è il centro, e tutti gli uomini sono diversamente uniti o almeno ordinati a Lui. Allargare le frontiere dell’incontro comporta anche la necessità di approfondire la conoscenza della nostra tradizione e della nostra identità (Tück)

    Papa Francesco invita la Chiesa ad uscire dal centro e andare verso le periferie: «per capire davvero la realtà, dobbiamo spostarci dalla posizione centrale di calma e tranquillità e dirigerci verso la zona periferica» (intervista alle riviste dei Gesuiti). L’insegnamento della religione può essere un modo eccellente per andare verso le “periferie esistenziali”.

    Ma è anche vero che “le periferie vengono verso il centro” (Muchová): questa contaminazione non è una minaccia, ma una opportunità. Il modo (o lo stile) di insegnare è decisivo almeno quanto i contenuti. Passare da un insegnamento dogmatico-kerygmatico (dall’alto) ad uno stile più pastorale e correlativo-antropologico (dal basso) può aiutare l’incontro.

    Compito dell’IR è aiutare ad «orientare nella vita» (Usai), «sviluppare il senso critico» (Reimer), «valutare se una religione è sana, benefica e ragionevole, oppure no» (Barnett). Si tratta in fondo di sviluppare una razionalità critica, eppure profondamente radicata nella fede (Revilla). Il modello epistemologico dell’IR è quindi non la teologia dogmatica, né le scienze della religione, ma la teologia fondamentale, che si sforza di presentare la ragionevolezza della fede cristiana anche ai non credenti (Morlacchi).

    I destinatari dell’IR – sia nelle scuole statali che nelle scuole cattoliche – sono sempre più spesso estranei alla esperienza di vita cristiana: questo dato è uno degli elementi essenziali dei quali tenere conto nel rinnovare l’IR secondo i bisogni formativi reali degli alunni. E questo giustifica considerare la scuola come un nuovo “cortile dei gentili”, o – meglio – un “luogo di incontro” (Riu). I nuovi programmi scolastici devono tener conto di queste mutate circostanze (Bissoli).

    È necessario anche elaborare nuovi linguaggi integrali, meno “formali” e più simbolici, e far vivere agli alunni alcune “esperienze antropologiche” legate alla logica del dono (e non solo alle categorie metafisiche) per rendere possibile una vera “iniziazione” al significato della fede cristiana (Grillo). Si richiede una traduzione / ermeneutica dei contenuti della fede, comprensibile per l’uomo e la donna di oggi. Questo servizio, che si può svolgere anche con nuovi linguaggi architettonici (Osewska), è di natura “culturale” e scolastica, non catechistica; intende aiutare gli studenti a diventare “competenti” (cioè capaci di una valutazione e presa di posizione positivamente critica) nei confronti della religione (cattolica) anche nel contesto del mondo secolarizzato e post-moderno (Birk). In tal modo l’IR nelle scuole diventa luogo di crescita umana e di incontro con tutti.

    * * *

    Secondo quanto disposto nell’art. 4 dello Statuto, è stato rinnovato il Kuratorium del Forum, in carica già da quattro anni (2010).
    H. Hisch, per motivi di salute, ha comunicato di voler terminare il proprio servizio, rendendosi però disponibile a curare ancora le relazioni con il CoGREE; G. Birk ha chiesto di non rinnovare il proprio mandato. Il presidente A. Revilla Cuñado ha espresso il desiderio di rinunciare alla carica di presidente, e ha suggerito all’assemblea la seguente composizione del Kuratorium:

    1. Morlacchi Filippo                   presidente               Italia (Roma)
    2. Hackermaier Margarethe       tesoriere                 Germania (München)
    3. Buchta Roman                         membro                  Polonia (Katowice)
    4. Muchová Ludmila                    membro                  Rep. Ceca (Brno – Budějovice)
    5. Revilla Cuñado Avelino        membro                  Spagna (Madrid)

    La proposta del presidente è stata accolta per acclamazione dall’assemblea del Forum, senza necessità di procedere ad una votazione formale.

    L’assemblea ha anche stabilito che la prossima sessione del Forum si terrà nel 2016 in Katowice (Polonia).

    Praga, 27 aprile 2014

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